Fai celebrare una Messa


Per quanto riguarda le offerte di Messa, si faccia riferimento al Codice di Diritto Canonico:

Can. 945 – §1. Secondo l’uso approvato della Chiesa, è lecito ad ogni sacerdote che celebra la Messa, ricevere l’offerta data affinché applichi la Messa secondo una determinata intenzione.
Can. 946 – I fedeli che danno l’offerta perché la Messa venga celebrata secondo la loro intenzione, contribuiscono al bene della Chiesa, e mediante tale offerta partecipano della sua sollecitudine per il sostentamento dei ministri e delle opere.

Presso le prime comunità cristiane – così come ci riferisce anche S. Paolo – all’offertorio della Messa si presentavano beni in natura per contribuire al culto (pane e vino per la celebrazione stessa) e alle altre necessità della Chiesa, in particolare per il sostentamento dei ministri e dei poveri, che erano a carico della comunità. In questo modo i fedeli esprimevano la loro partecipazione al sacrificio eucaristico e manifestavano la loro gratitudine a Dio.

“Non sapete che quelli che celebrano il culto, dal culto traggono vitto, e quelli che servono all’altare, dall’altare ricevono la loro parte? Così anche il Signore ha disposto che quelli che annunciano il Vangelo vivano del Vangelo” (1 Cor 9,13-14).

Col passare del tempo e per motivi più pratici, gli antichi doni in natura vennero sostituiti con offerte in denaro, ma la motivazione e la finalità rimasero sempre invariate. Secondo l’insegnamento della Chiesa la Messa non si «paga» ma si dà un’offerta perché in quella Messa si preghi per la relativa intenzione. La Chiesa ha sempre condannato la «simonia», ossia il commercio dei Sacramenti o il pagare con denaro per ottenere vantaggi e beni spirituali.

Un’altra precisazione da fare in merito riguarda la preoccupazione della Chiesa nel regolare questa pratica attraverso disposizioni, precise e motivate, che tutti i cristiani, fedeli, sacerdoti e vescovi, sono tenuti ad osservare. Questa legge tratta in primo luogo dell’«offerta data per la celebrazione della Messa», dichiara semplicemente che «è lecito al sacerdote che celebra la Messa, ricevere l’offerta data perché applichi la Messa secondo una determinata intenzione» e raccomanda che «dall’offerta delle Messe deve essere assolutamente tenuta lontana anche l’apparenza di contrattazione o di commercio».

Cos’è un’intenzione di Messa?

È un’intenzione particolare di preghiera per la quale una persona chiede al sacerdote di applicare il sacrificio di Gesù Cristo, e si unisce a questo sacrificio in maniera più forte e in modo particolare, cioè con un’offerta, un sacrifico personale. Quest’intenzione può essere sia per se stesso, sia per altre persone, sia in rendimento di grazie, sia per affidare un defunto alla misericordia del Signore.

Pregare per i defunti e far celebrare la Messa per il loro suffragio è un’antichissima tradizione della chiesa. Lo ricorda il catechismo degli adulti della Chiesa italiana: «Il cristianesimo coltiva la pietà verso i defunti mediante la preghiera, l’elemosina, il digiuno e soprattutto la celebrazione Eucaristica… Infatti, al termine di questa vita terrena, è concessa ai defunti, che ne hanno ancora bisogno, una purificazione preliminare alla beatitudine celeste», pertanto, trovandosi essi in questo stato di purgatorio «possono essere aiutati dai suffragi della Chiesa e dei singoli cristiani, soprattutto dalla Santa Messa» – continua il catechismo – .

Nella celebrazione della Messa si esprime la comunione dei Santi, ossia la solidarietà dei credenti e della comunità cristiana nel pregare Dio, che ci vuole “uniti” davanti a Sé e ci chiede di cooperare con la sua grazia, per facilitare la purificazione delle anime dei defunti. Ogni Messa ha quindi un valore infinito, e una Messa celebrata in suffragio di un defunto ha un valore inestimabile: è il più bel regalo che si possa fare a qualcuno che ci ha lasciato!
Infine, non dimentichiamo che, se è vero che le intenzioni per cui si fanno celebrare le Messe sono quasi sempre per i defunti, occorre ricordare che le intenzioni possono riguardare anche le particolari necessità dei viventi.

Provvedi anche tu a qualche Messa
per i Tuoi Defunti e per i Tuoi Viventi

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