Il Gioco dell’Oca dell’Avvento
con domande a Quiz 


Il Gioco dell’Oca dell’Avvento si fa con un Dado e con le Statuine del Presepio in rappresentanza del bambino/a del catechismo, del papà, della mamma, di altri fratelli e sorelle.
Le oche da cortile sono da considerare, per i loro istinti naturali creati da Dio, come i più bravi animali di guardia. Hanno un altissimo senso e fiuto del pericolo e per difendere i loro piccoli, di cui sono gelosissimi, lanciano l’allarme con delle grida forti e dei versi acuti (starnazzano) e poi si lanciano all’assalto del nemico col loro passo veloce e col becco duro e pericoloso.
Il gioco si ispira all’episodio delle oche del Campidoglio, quando i Romani nel 390, asserragliati sul colle e nella fortezza del Campidoglio, erano assediati dai Barbari Galli, guidati dal feroce e superbo Brenno. Durante un attacco notturno dei Galli, impegnati a scalare la roccia e le mura, mentre i romani dormivano, le oche, intuendo il pericolo mortale, cominciarono a lanciare delle grida altissime e a correre contro i primi assalitori. Così i Romani, svegliati e indirizzati in tempo dalle oche, poterono salvarsi combattendo, respingendo e vincendo i Barbari assalitori.
Allo stesso modo, l’ «Oca dell’Avvento» deve dare l’allarme dentro di noi per segnalare che un “barbaro” bugiardo, un “barbaro” volgare, un “barbaro” disubbidiente, un “barbaro” capriccioso, un “barbaro” egoista, un “barbaro” vendicativo, un “barbaro” cattivo, un “barbaro” pigro … sta per assalirci ed entrare nella fortezza del nostro cuore cristiano, e poi deve spingerci all’assalto di questi sentimenti e comportamenti negativi per combatterli e buttarli fuori di noi, così da non farci conquistare, sottomettere e uccidere l’anima.

Buon cammino di Avvento
a tutti noi!

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