Il Gioco dell’Oca della Via Crucis
con domande a Quiz
In cammino con Gesù sulla Via della croce
La celebrazione della Via Crucis è molto comune nei venerdì di Quaresima, specialmente il Venerdì Santo. Il significato è Via della croce o Via del dolore. Si tratta di un percorso formato da 15 fermate o stazioni, che ricostruisce il doloroso percorso di Gesù. Dopo la condanna a morte il Signore è caricato della croce sulle spalle ed è condotto verso il luogo dove sarà crocifisso, la collina del Golgota.
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il Quiz della Via Crucis
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alle domande
del gioco
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Il Gioco dell’Oca della Via Crucis si fa con un Dado e con le Pedine in rappresentanza del bambino/a del catechismo, del papà, della mamma, di altri fratelli e sorelle.
Le oche da cortile sono da considerare, per i loro istinti naturali creati da Dio, come i più bravi animali di guardia. Hanno un altissimo senso e fiuto del pericolo e per difendere i loro piccoli, di cui sono gelosissimi, lanciano l’allarme con delle grida forti e dei versi acuti (starnazzano) e poi si lanciano all’assalto del nemico col loro passo veloce e col becco duro e pericoloso.
Il gioco si ispira all’episodio delle oche del Campidoglio, quando i Romani nel 390, asserragliati sul colle e nella fortezza del Campidoglio, erano assediati dai Barbari Galli, guidati dal feroce e superbo Brenno. Durante un attacco notturno dei Galli, impegnati a scalare la roccia e le mura, mentre i romani dormivano, le oche, intuendo il pericolo mortale, cominciarono a lanciare delle grida altissime e a correre contro i primi assalitori. Così i Romani, svegliati e indirizzati in tempo dalle oche, poterono salvarsi combattendo, respingendo e vincendo i Barbari assalitori.
Allo stesso modo, l’ «Oca della Via Crucis» deve dare l’allarme dentro di noi per segnalare che un “barbaro” bugiardo, un “barbaro” volgare, un “barbaro” disubbidiente, un “barbaro” capriccioso, un “barbaro” egoista, un “barbaro” vendicativo, un “barbaro” cattivo, un “barbaro” pigro … sta per assalirci ed entrare nella fortezza del nostro cuore cristiano, e poi deve spingerci all’assalto di questi sentimenti e comportamenti negativi per combatterli e buttarli fuori di noi, così da non farci conquistare, sottomettere e uccidere l’anima.
Le oche da cortile sono da considerare, per i loro istinti naturali creati da Dio, come i più bravi animali di guardia. Hanno un altissimo senso e fiuto del pericolo e per difendere i loro piccoli, di cui sono gelosissimi, lanciano l’allarme con delle grida forti e dei versi acuti (starnazzano) e poi si lanciano all’assalto del nemico col loro passo veloce e col becco duro e pericoloso.
Il gioco si ispira all’episodio delle oche del Campidoglio, quando i Romani nel 390, asserragliati sul colle e nella fortezza del Campidoglio, erano assediati dai Barbari Galli, guidati dal feroce e superbo Brenno. Durante un attacco notturno dei Galli, impegnati a scalare la roccia e le mura, mentre i romani dormivano, le oche, intuendo il pericolo mortale, cominciarono a lanciare delle grida altissime e a correre contro i primi assalitori. Così i Romani, svegliati e indirizzati in tempo dalle oche, poterono salvarsi combattendo, respingendo e vincendo i Barbari assalitori.
Allo stesso modo, l’ «Oca della Via Crucis» deve dare l’allarme dentro di noi per segnalare che un “barbaro” bugiardo, un “barbaro” volgare, un “barbaro” disubbidiente, un “barbaro” capriccioso, un “barbaro” egoista, un “barbaro” vendicativo, un “barbaro” cattivo, un “barbaro” pigro … sta per assalirci ed entrare nella fortezza del nostro cuore cristiano, e poi deve spingerci all’assalto di questi sentimenti e comportamenti negativi per combatterli e buttarli fuori di noi, così da non farci conquistare, sottomettere e uccidere l’anima.
Buon cammino di Settimana Santa